Pareti Divisorie
“Io vorrei che negli uffici ricomparisse un elemento sovente scomparso, cioè il muro.”
[Luca Meda]
Il muro non tradizionale rappresenta per UniFor un tema di ricerca e sperimentazione già a partire dagli anni '80.
Concepito come generatore di spazi, il muro, assieme a pochi altri elementi, costituisce l’impianto di un’architettura d’interni. Immaginando lo spazio ufficio come un microcosmo urbano, Luca Meda disegna Progetto 25: il primo sistema di partizione prodotto da UniFor, capace di evocare ordine, protezione e struttura. Da allora è continua la spinta di UniFor alla creazione di architetture nell’architettura attraverso diverse tipologie di partizioni in grado di generare spazi, percorsi, cesure o connessioni.
Insieme all’architetto Andrée Putman, UniFor immagina pareti divisorie fluide, trasparenti e continue, che trovano la loro sintesi nel sistema AP.
Le riflessioni condotte negli anni con l’architetto Renzo Piano si concretizzano nella parete RP, mentre le domande su flessibilità e dinamicità degli spazi conducono UniFor, insieme allo Studio Cerri & Associati, allo sviluppo delle grandi porte scorrevoli SC&A.
Infine, astrazione, riduzione e grande leggerezza visiva sono infine le caratteristiche della parete DCA sviluppata in collaborazione con l’architetto David Chipperfield, capace di ripensare in modo elegante e raffinato la connessione tra quei piccoli nuclei che caratterizzano quel microcosmo urbano chiamato ufficio.
Disegnata nel 2004 da Renzo Piano per la sede del Sole 24 Ore, RP rappresenta l’evoluzione di una serie di riflessioni condotte dall’architetto insieme ad UniFor sul tema del “muro sottile” per lo spazio ufficio. Una sperimentazione nata nel 1985 con il progetto «Le Mur Mince» e volta alla valorizzazione delle qualità immateriali, quali illuminazione e acustica, degli spazi lavoro.
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Caratterizzato da rigore costruttivo e leggerezza formale, RP è un sistema modulare di partizione a tutta altezza con struttura in profilati di alluminio e pannelli di tamponamento in vetro singolo o doppio, ciechi e misti, completo di porte a battente e scorrevoli in doppio vetro o cieche. Il sistema RP è progettato e costruito per poter essere integrato e ampliato anche a distanza di tempo, nonché per un’organizzazione efficiente e razionale degli spazi di lavoro, siano essi uffici operativi, direzionali, sale riunioni e aree polifunzionali.
Realizzata su disegno di Andrée Putman per la sede della banca d’affari Natexis di Parigi nel 2001, AP è un sistema completo di partizioni vetrate, fluido e leggero, con profili eleganti, caratterizzati dall’originale segno grafico a piramide.
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Il sistema AP è costituito da una struttura in profilati di alluminio e pannellature continue a doppio vetro, cieche o miste. L’adozione dell’invisibile profilo di giunzione verticale ad H rende AP una parete caratterizzata da grande continuità visiva.
Flessibile, essenziale e dall’alta performance acustica, questo sistema consente la suddivisione efficiente e funzionale degli spazi di lavoro, rispondendo anche alle esigenze di comfort di aree riunione ed ambienti multifunzionali con elevata necessità di privacy.
Il sistema di partizione DCA, sviluppato nel 2018 su disegno di David Chipperfield, è nato dall’esigenza di separare in modo elegante e funzionale le aree collettive e individuali, formali e informali dell’headquarter del colosso della cosmetica coreana Amore Pacific.
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DCA è costituito da una struttura in profilati di alluminio, pannellature vetrate, cieche o miste, porte battenti o scorrevoli in vetro.
Il sistema di partizione DCA può essere configurato, a seconda delle necessità di abbattimento acustico, nella versione monovetro o doppio vetro con intercapedine isolante.
I profili possono essere a vista o a scomparsa nel controsoffito e nella pavimentazione sopraelevata, favorendo l’integrazione del sistema con l’architettura dello spazio e donando agli ambienti grande leggerezza visiva.
Nate dall’esigenza di gestire in modo agile aree meeting di dimensioni importanti o ambienti polifunzionali che necessitano di cambi di utilizzo repentini, le grandi porte scorrevoli di UniFor uniscono e separano con pochi e semplici gesti gli spazi di lavoro.
I sistemi di porte scorrevoli a pacchetto SC&A e Supersincro sono costituiti da pannellature vetrate a tutta altezza inserite tra pavimento e controsoffitto. Entrambe, per dare risalto alla superficie vetrata e garantire la totale trasparenza, celano al loro interno tutti gli elementi di fissaggio e i dispositivi di scorrimento sincronizzati.
Concepito per celare i sofisticati meccanismi di funzionamento facendo risaltare il fluido scivolare delle lastre vetrate, il sistema di porte scorrevoli SC&A, disegnato dallo Studio Cerri & Associati, definisce ambienti di lavoro flessibili e permeabili rispondendo alle esigenze e al dinamismo dell’ufficio contemporaneo.
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Il sistema di porte scorrevoli SC&A è composto da pannelli scorrevoli di chiusura in sovrapposizione a pacchetto che permettono, grazie a meccanismi di azionamento sincronizzato, movimenti silenziosi e graduali durante la fase di chiusura ed apertura delle porte. Caratterizzato da una grande permeabilità visiva consente l’efficiente suddivisione e organizzazione di zone funzionali differenziate, mantenendo il controllo climatico e acustico.
Concepito per riorganizzare in modo efficiente zone funzionali differenziate, il sistema di porte scorrevoli Supersincro, disegnato da UniFor, è in grado di convertire agilmente la funzione degli ambienti di lavoro contemporanei.
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Il sistema di porte scorrevoli Supersincro è costituito da un massimo di 5 pannelli intelaiati, in vetro o ciechi, con movimentazione sincronizzata in sovrapposizione e apertura a impacchettamento.
Il profilo superiore in estruso di alluminio di Supersincro è completamente incassato nel soffitto o controsoffitto e fissato a travi strutturali. Il meccanismo di scorrimento incassato permette il movimento sincronizzato dei pannelli; il sistema di rallentamento slow-motion permette la chiusura o apertura graduale e silenziosa della porta.
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